Una donna porta in grembo il figlio della sua amica, ma una notizia inaspettata cambia tutto

Dopo essersi sposati, Kevin e Nicole Barattini volevano creare una nuova famiglia. Avevano sempre sognato di avere dei figli insieme ed erano felici all'idea di aspettarne uno un giorno. Come per molte altre coppie, non accadde subito. Nonostante continuassero a provarci, le buone notizie tardavano ad arrivare. La coppia non voleva comunque rinunciare al proprio sogno di avere una famiglia. Mentre consideravano le varie possibilità, un'amica si offrì di fare qualcosa di meraviglioso per loro. Tutto sembrava procedere per il meglio, fino a quando le cose non presero una piega inaspettata.

Non riuscivano ad avere figli

Kevin e Nicole erano sposati da qualche anno, e fin da subito avevano provato ad avere un figlio per dare inizio a una nuova famiglia. Continuavano a provarci senza però avere successo. Non volevano arrendersi ed erano disposti a tentare qualsiasi opzione.

Non potevano immaginare come sarebbe andata a finire e che la strada per diventare genitori sarebbe stata più dura di quanto potessero immaginare. Tuttavia, in cuor loro sapevano che questo era ciò che volevano.

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Lianna e Shawn hanno cinque figli

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Lianna e Shawn sono due amici della coppia che vivono a East Moriches, nello stato di New York. Così come Kevin e Nicole cercavano di avere un figlio sin dal giorno del matrimonio, anche Lianna e Shawn volevano creare la loro famiglia in quel periodo. La coppia ha cinque figli e ama avere una famiglia numerosa.

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Dopo cinque gravidanze, Lianna stava considerando di avere un altro figlio con suo marito. Non poteva immaginare che sarebbe rimasta incinta prima di quanto previsto. E questa volta il figlio non sarebbe stato biologicamente suo.

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Lianna voleva aiutare la sua amica

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Non riuscendo a concepire, Nicole e Kevin presero in considerazione l'idea di trovare una madre surrogata che portasse in grembo il loro bambino. Pur non sapendo che tipo di rapporto sarebbe stato, sapevano che se volevano creare la loro famiglia, avrebbero dovuto fidarsi della donna affinché li tenesse aggiornati.

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Lianna sorprese tutti quando annunciò che avrebbe aiutato la coppia ad avere un bambino proponendosi come madre surrogata. Per Nicole e Kevin questa rappresentava la migliore soluzione essendo entrambi molto amici della donna.

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Tantissimo amore e supporto

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La maternità surrogata è un'esperienza unica. Il dott. Richard Klein è l'ostetrico che impiantò gli embrioni durante la procedura e che dichiarò quanto fosse "divertente" vedere entrambe le coppie arrivare alle visite insieme, condividendo così tanto amore nella speranza di avere un bambino.

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A luglio 2016 gli embrioni erano stati impiantati. Entrambe le coppie si presentarono alla visita per conoscere l'esito e per sapere se Lianna fosse incinta.

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Incrociamo le dita

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Nei giorni subito precedenti la visita, entrambe le coppie erano nervose, soprattutto Nicole e Kevin. Avevano pregato così tanto per avere un bambino fino ad arrivare a chiedersi quanto sarebbero riusciti ancora ad aggrapparsi a quella speranza. Lianna aveva fatto tutto correttamente, sottoponendosi alla procedura d'impianto degli embrioni. Adesso tutto quello che dovevano fare era aspettare.

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Finalmente arrivò il grande giorno in cui avrebbero conosciuto l'esito e tutti erano invasi da emozioni fortissime.

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Il desiderio di creare una famiglia

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I coniugi Barattini desideravano un figlio fin dal giorno del matrimonio nel 2010. La spensierata coppia non vedeva l'ora di costruire un futuro insieme e crescere i propri figli a Smithton, New York, dove vivevano.

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Ma col passare del tempo, Nicole non riusciva a rimanere incinta. Era stata da diversi dottori affinché la aiutassero, ma le notizie che riceveva non erano mai quelle che avrebbe voluto sentirsi dire. Sembrava che i piani della giovane coppia fossero destinati a restare solo dei sogni.

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Problemi di salute in giovane età

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All'età di 16 anni, Nicole iniziò a notare dei piccoli bozzi sulla sua pelle che pian piano ricoprirono tutto il corpo. Quando si recò dal medico, affetta da febbre e stanchezza, scoprì anche che la parte bianca dei suoi occhi era gialla.

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Il dottore prelevò dei campioni di sangue e scoprì che il livello di piastrine era pericolosamente basso. Mentre la media per gli adulti va da 140.000 a 150.000 piastrine nel sangue, Nicole ne aveva solo 8.000.

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La diagnosi fu una malattia autoimmune

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Dopo una visita dallo specialista, a Nicole venne diagnosticata una malattia autoimmune denominata Porpora Trombotica Trombocitopenica (TTP). La giovanissima Nicole rimase scioccata da quella diagnosi, che poteva risultare fatale. La TTP provoca la formazione di coaguli di sangue in tutto il corpo, perciò Nicole era in serio pericolo.

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Dopo la diagnosi, fu ricoverata in ospedale. Era fortunata a essersi recata dal medico in tempo per sottoporsi alle cure, dato che le cose avrebbero potuto portare a cose più gravi.

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La TTP è una rara malattia del sangue

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Dunque quale rischio stava correndo Nicole? I coaguli di sangue provocati dalla TTP hanno un tasso di mortalità del 95% se non trattati immediatamente. Questa rara malattia del sangue fa aumentare la glicoproteina nel sangue durante l'emostasi, provocando dei coaguli di sangue in diverse parti del corpo.

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I sintomi di affaticamento, febbre ed ematomi riscontrati da Nicole coincidevano con quelli della TTP che colpisce 1 persona su 100.000, la maggior parte delle quali donne in età adulta. Nicole faceva parte di quel 10% tra queste che viene colpito in giovane età.

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Si sarebbe ripresentata più avanti

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Fortunatamente, i dottori furono in grado di trovare una cura adatta a gestire la TTP di cui era affetta Nicole. Grazie a quelle cure, la ragazza è riuscita a condurre una vita normale senza doversi preoccupare continuamente di essere sorpresa da un coagulo di sangue. Ed è per questo che spesso si dimenticava di questa sua condizione.

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Ma quando si recò dal dottore per scoprire il perché non riuscisse a rimanere incinta, Nicole scoprì in realtà che, se fosse rimasta incinta, le cure contro la TTP avrebbero potuto far male al bambino. Tuttavia, data la sua condizione, non sarebbe stato sicuro per Nicole abbandonare le cure.

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Nicole comunica la cattiva notizia al marito

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Dopo aver scoperto che la gravidanza sarebbe stata troppo rischiosa per lei, Nicole tornò a casa devastata dalla notizia. Quando suo marito arrivò poco dopo, capì subito che c'era qualcosa che non andava.

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Kevin ricorda: "Tornai a casa da lavoro e Nicole aveva uno strano sguardo sul viso che diceva chiaramente che qualcosa non andava, me lo ricorderò per sempre. Le dissi <C'è qualcosa che non va?> e lei rispose <Il dottore pensa che non potremo avere dei bambini>. E nessuno vuole sentirsi dire qualcosa del genere". Nicole spiegò al marito i rischi e Kevin capì che il dottore aveva ragione.

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La gravidanza rappresentava un enorme rischio

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La parte più difficile per Nicole era sapere che aveva la possibilità di avere un bambino, ma che la gravidanza sarebbe stata troppo rischiosa sia per lei che per il feto. "Ero in grado di concepire, ma non avrei potuto avere una gravidanza sicura. Inoltre, avrebbe potuto portare alla mia morte o a quella del bambino" racconta Nicole.

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Comprese che restare incinta sarebbe stato un grosso pericolo ed era intenzionata a trovare un altro modo per raggiungere il suo scopo di avere una famiglia per lei e suo marito.

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Nicole pensò di rischiare

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Nicole era totalmente devastata dal fatto di non poter vivere la sua gravidanza, e le ci volle un po' di tempo per mandar giù il boccone amaro. Era totalmente demoralizzata per il fatto di non poter rimanere incinta, ma i dottori le avevano consigliato per il suo bene.

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Arrivò persino a dire a Kevin che avrebbe voluto correre il rischio, ma lui disse di no. Nicole era in lutto per la sua perdita e la coppia impiegò un po' di tempo per riuscire ad affrontare tutto.

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Alla ricerca di una soluzione più sicura

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Nonostante tutto, i due continuarono a provare. Era un turbinio di emozioni. Alla fine decisero di smettere di provarci e affrontare la realtà che avevano davanti. Avevano bisogno di placare gli animi e ascoltare le menti, perché questa era una decisione molto importante.

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Successivamente, Nicole decise di congelare i suoi ovuli e mettersi alla ricerca di una madre surrogata, una soluzione più sicura per creare la propria famiglia. Nel frattempo, lei e il marito iniziarono a prendere in considerazione anche l'adozione.

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Adozione troppo costosa

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Una delle prime opzioni che la coppia valutò fu l'adozione. Per Nicole e Kevin la cosa più importante era creare la propria famiglia, e non era importante che i figli fossero biologicamente loro.

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Ma ben presto scoprirono che l'adozione è incredibilmente costosa e non avevano la disponibilità economica per affrontarla, dal momento che avrebbero anche dovuto mettere da parte i soldi per crescere il bambino.

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Spese legali alle stelle

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Non c'è alcun dubbio che ci siano tantissimi bambini che hanno bisogno di una casa accogliente. Ma la burocrazia rende l'adozione una scelta estremamente costosa per le coppie. E a rendere l'adozione così cara sono anche le spese legali previste per tutto il procedimento.

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Secondo Adoptive Families, le adozioni internazionali finalizzate nel 2015 e nel 2016 sono costate in media 42.000 dollari; le adozioni domestiche per i neonati sono costate in media 37.000 dollari. Dunque mentre i loro cuori dicevano "sì", il conto bancario della coppia non era pronto per questa spesa.

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Considerando la maternità surrogata

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L'adozione risultava troppo costosa per la coppia, la quale ripiegò sull'opzione successiva: la maternità surrogata. Quindi cambiarono strada e ricominciarono le ricerche, ma i prezzi che videro erano scoraggianti: oltre 75.000 dollari. Praticamente la maternità surrogata costava più dell'adozione.

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Non perdendo la speranza, Nicole iniziò a riflettere su chi avrebbe potuto essere disposta a portare in grembo il suo bambino. "Avevamo sentito storie di sorelle e madri che si erano proposte di farlo, ma io non avevo una sorella e mia madre era fuori età" confessa Nicole.

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A New York la maternità surrogata costava troppo

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Nicole e Kevin rimasero sorpresi dalle leggi dello stato di New York sulla maternità surrogata. Non avevano idea che lo stato considerasse illegale pagare una donna per fare da madre surrogata. Per aggirare questa legge, avrebbero dovuto pagare qualcuno che viveva al di fuori di New York.

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Ma questa era un'opzione problematica perché il costo dei viaggi per andare e tornare dal medico sarebbe stato troppo gravoso; inoltre preferivano che fosse una donna vicina e facilmente raggiungibile.

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Per Nicole la maternità surrogata è la soluzione migliore

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A quel punto, la coppia decise di proseguire con la maternità surrogata. La procedura medica prevede la creazione di un embrione mediante fecondazione in vitro e l'impianto nella madre surrogata. L'embrione include l'ovulo della madre e lo sperma del padre per cui, anche se biologicamente è un'altra donna a portare il bambino, questo è a tutti gli effetti della coppia.

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Come molte altre coppie, Nicole e Kevin pensarono che questa fosse la scelta migliore. Però dovevano ancora capire come fare.

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Le sue amiche volevano aiutarla

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Ormai non era più un segreto che Nicole non riuscisse a rimanere incinta, così la coppia cominciò a parlare del proprio sogno di trovare una madre surrogata che portasse in grembo il loro primogenito. I due rimasero sorpresi dal supporto dimostrato da amici e familiari. Tra questi ci furono tante donne che si proposero persino come loro madre surrogata!

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Mentre comunicavano a tutti il loro sogno, le cose sembravano prendere la giusta piega. Tuttavia, rimasero delusi quando dai primi test risultò che le donne che si erano offerte non erano compatibili.

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Lianna aveva appena partorito una bimba

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Lianna era un'amica di Nicole e Kevin. Insieme a suo marito Shawn ha avuto cinque figli e le due coppie si conoscevano da 20 anni. Lianna amava essere madre e non riusciva a immaginare una vita senza i suoi bambini.

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Quando venne a sapere della situazione, si mise nei panni dell'altra coppia. Così pensò di offrirsi per portare in grembo il loro bambino, ma aveva appena dato alla luce sua figlia e non era sicura che il suo corpo fosse già pronto per una nuova gravidanza.

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Le spese mediche aumentano sempre più

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Per poter essere selezionata come madre surrogata, una donna deve godere di ottima salute. Dato che la procedura è costosa, e le probabilità di rimanere incinta diminuiscono con l'aumentare dell'età della donna, sono tantissimi i fattori da considerare prima di procedere con l'impianto. Nicole e Kevin avevano capito che non tutte le donne sono idonee a diventare madri surrogate.

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Una volta che una donna ottiene il via libera per diventare una madre surrogata, c'è una buona probabilità di rimanere incinta entro tre tentativi.

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I loro piani nascono una sera a cena

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Nel dicembre 2015, le due coppie organizzarono una cena insieme. Era evidente che Kevin e Nicole stessero passando un periodo veramente stressante della loro vita. Lianna e Shawn volevano farli distrarre un po’, senza però essere indiscreti riguardo la loro situazione.

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Ovviamente l’argomento era inevitabile e finirono comunque per parlare della situazione problematica. Nicole era visibilmente turbata dall’impossibilità di rimanere incinta e Lianna, madre di cinque figli, voleva essere d’aiuto.

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Cinque figli sono abbastanza?

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Dopo aver ascoltato Nicole parlare dei suoi problemi, Lianna se ne uscì con qualcosa di totalmente inaspettato. Kevin racconta quello che successe quella sera: “Lianna disse <Tu sai che abbiamo cinque figli, ma io e Shawn vorremmo averne un altro o due>”.

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“Io e Nicole ci scambiammo uno sguardo perplesso come a voler dire <Hai già cinque figli, perché dovresti volerne ancora?>”. Quello che Lianna disse dopo riuscì a far piangere tutti.

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Una proposta impossibile da rifiutare

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All’inizio sembrò che Lianna stesse sbattendo in faccia alla sfortunata coppia il desiderio di avere un sesto figlio, mentre loro non potevano averne neanche uno. Non sapevano cosa pensare. Ma Lianna non aveva ancora finito il suo discorso. Kevin ricorda: “E così disse <No, non per me, ma per voi ragazzi. Mi piacerebbe portare in grembo il vostro bambino>”.

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Nicole e Kevin rimasero scioccati. Kevin racconta: “Non eravamo più da soli. Iniziammo tutti a piangere”. Finalmente la coppia sentì di aver trovato una soluzione. Era così che doveva andare.

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Un’esperienza condivisa

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Lianna in cuor suo sapeva che questa era la scelta giusta: “Sono stata fortunata ad avere cinque figli, tutti meravigliosi. Non potrei immaginare una vita senza di loro, e vedere questa famiglia così meritevole non riuscire ad averne mi faceva soffrire”.

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Fu la gioia che Lianna aveva provato nel diventare madre a convincerla a condividere questa emozione con un’altra donna che altrimenti non avrebbe potuto provarla.

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Una decisione importante per entrambe le coppie

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Dopo aver dato alla luce la loro ultima bimba nel 2015, Lianna e Shawn capirono che la loro famiglia era al completo. Il cuore di Lianna era talmente colmo di tutto l’amore per i suoi figli che pensò di poter fare qualcosa di buono. Così considerò l'idea di diventare una madre surrogata per aiutare un’altra coppia a creare la propria famiglia.

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Lianna ne parlò con suo marito Shawn. Gli disse che se avesse proseguito con questo percorso, ci sarebbe stato bisogno di ulteriore aiuto da parte sua con i bambini. Il marito fu d’accordo.

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Tutto sembrava andare per il meglio

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In mezzo a un mare di lacrime, Nicole e Kevin accettarono subito la proposta di Lianna di diventare la loro madre surrogata. Si sentivano al settimo cielo di fronte alla generosità dei loro amici che si erano proposti per aiutarli a realizzare il loro sogno.

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Lianna passò tutti gli esami medici senza problemi, rendendo la cosa ufficiale. Tutto filava per il meglio e le due coppie ne erano entusiaste. Nicole e Kevin non avrebbero potuto essere più felici di così, avendo trovato la persona perfetta per dare alla luce il loro bambino.

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Sarà la prossima volta

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Dopo aver passato gli esami medici, Lianna si recò dal dottore per la procedura d’impianto dell’embrione. Entro una settimana le coppie avrebbero saputo se l’embrione aveva attecchito, ma per tutti loro sembrò un’eternità. Nonostante tutto sembrasse procedere per il meglio, in passato la coppia era rimasta scottata da esperienze negative.

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Sapevano che niente era sicuro e tutto quello che potevano fare era aspettare e pregare. Quando le due coppie si recarono dal medico il giorno dell’appuntamento scoprirono che Lianna non era incinta.

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Riproviamoci

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Nonostante la prima volta non fosse andata come sperato, nessuna delle due coppie aveva intenzione di arrendersi. Il dottore era ottimista e disse che la seconda volta avrebbe impiantato più embrioni per aumentare le possibilità di Lianna di rimanere incinta.

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Ora bisognava aspettare un’altra settimana per scoprire se Lianna fosse rimasta incinta in seguito al secondo impianto di embrioni. Di nuovo, rimasero tutti in attesa, pregando e sperando che tutto andasse bene questa volta.

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Gemelli!

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Ancora una volta le coppie si recarono nello studio medico per conoscere l’esito. Questa volta il dottore aveva buone notizie. Infatti disse loro che l’embrione aveva attecchito e che Lianna era incinta!

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E aveva anche altre buone notizie… aspettava due gemelli! Tutti furono sopraffatti da una gioia immensa sentendo pronunciare quelle parole. Kevin e Nicole non avrebbero avuto solo un bambino da accudire, ma addirittura due neonati in un solo anno.

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Finalmente avevano buone notizie da condividere

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Il weekend per la Festa del Lavoro era alle porte, così Kevin e Nicole pensarono fosse il momento perfetto per condividere le ultime novità. Ai festeggiamenti erano presenti più di 60 persone tra amici e familiari, e tutti erano in attesa di sentire il grande annuncio della coppia.

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I coniugi si rivolsero agli ospiti chiedendo loro di prestare attenzione perché c’era qualcosa che volevano condividere con tutti i presenti. Nessuno si sarebbe mai aspettato di sentire quello che dissero subito dopo!

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Diamo il benvenuto a un bimbo e una bimba

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Il 10 febbraio 2017 sono nati i gemelli. Kevin e Nicole hanno avuto un bimbo e una bimba, Dominic e Luciana. Entrambi i neonati sono nati in salute e il parto di Lianna è andato benissimo.

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La coppia è stata sommersa da una gioia infinita nel tenere in braccio i propri bimbi, ed entrambi erano immensamente grati a Lianna. “Penso sia la cosa più bella al mondo,” dice Kevin “perché pensavamo non ci fosse una via d’uscita, invece adesso eccoci qui con i nostri splendidi bambini”.

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Adesso la famiglia è al completo

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Ovviamente Lianna e Shawn sono stati scelti come madrina e padrino dei gemelli. Sin dall'inizio sono sempre stati presenti nella vita dei bambini, e saranno sempre legati.

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Nicole spiega il suo rapporto con Lianna: “Non ho una sorella, ma è come se l’avessi. Non ci nascondiamo niente, siamo aperte, sincere e le chiedo sempre consigli". È andato tutto per il meglio. Nicole ha potuto continuare le sue cure per la TTP avendo comunque i suoi due bambini a riempire la sua vita.

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A sostegno della maternità surrogata

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La coppia non si è fermata qui. Dopo aver creato la propria famiglia, Nicole e Kevin volevano condividere la loro esperienza con tutto il mondo e dare il proprio contributo affinché la maternità surrogata diventi legale nello stato di New York e da altre parti.

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La coppia ha iniziato a lavorare con degli specialisti in medicina della riproduzione e i legislatori di New York per cercare di cambiare le leggi. Kevin afferma: “Siamo felici che la nostra storia sia diventata pubblica, così potrà essere d’aiuto ad altre persone nelle stesse condizioni”. È davvero rispettabile la scelta della coppia di parlare apertamente della propria esperienza per dimostrare agli altri che è possibile trovare una soluzione.

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Ne è valsa la pena

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Nicole e Kevin non hanno mai dato per scontato la gentilezza d’animo di Lianna. Senza di lei non avrebbero potuto creare la loro famiglia felice. Nicole desidera che le donne nella sua stessa condizione sappiano che anche loro possono trovare qualcuno disposto a farsi carico della maternità surrogata. E ne vale davvero la pena.

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“Esistono persone come Lianna che lo fanno con grande amore. Trovarle è più facile di quello che si possa pensare. Non bisogna mai arrendersi”. La coppia ancora oggi continua la lotta per rendere la maternità surrogata legale.